Per quanto forte sia il valore del messaggio che voglio comunicare, se il testo è sbagliato, non raggiunge l'obiettivo. La scrittura per il marketing, la promozione e la diffusione dei propri contenuti è, a tutti gli effetti, un mestiere: quello del copywriter. Lo trovi sul web, nei social, nei manifesti, nei progetti a bando, nei bilanci sociali e in tanti altri posti ancora.
Non basta saper scrivere bene. L'autore dei testi con cui ci dobbiamo raccontare deve prima di tutto capire che cosa vogliamo raccontare. E per spiegarglielo dobbiamo, noi per primi, essere proprio sicuri di sapere cosa vogliamo dire. Questo è il punto di partenza imprescindibile. Se questa foschia non si dirada il risultato finale sarà fosco, a prescindere dall'abilità del compositore.
La scrittura è un processo, non un meccanismo standardizzato. Le scuole insegnano molte tecniche per formulare proposte ritmicamente efficaci e roboanti di parole chiave. Ma non sempre basta.
Ho sempre amato la scrittura emozionale, anche quando è cesellata e rifinita a lungo, con dovizia e sapienza. Raccontare un prodotto, un servizio, un progetto o uno spettacolo è un po' come scrivere poesia. Se non riesco ad emozionare, ispirare o creare tensione empatica, molto probabilmente ho raccontato senza sentire o, al contrario, preso dal troppo sentire ho raccontato troppo, con parole sbagliate, contenuti scorretti.
Esiste una ricetta per indovinare il giusto testo per i nostri scopi? No. Esistono stili ed esistono intuizioni, esattamente come nella poesia. Se non sei convinto che i testi della tua campagna siano azzeccati, se ti serve un titolo intramontabile, una scrittura tutta nuova o solo una verifica distaccata ai tuoi testi, sentiamoci per un punto di vista. Onestà della narrazione ed estetica della forma sono pilastri distintivi e riconoscibili, anche nella società del mordi, ammicca, scatta e fuggi.