Il mercato dei poeti è stato un happening a call aperta, per l’allestimento dei banchi del mercato di Porta Palazzo (TO) ad uso artistico e poetico. Ad ogni artista che ha risposto alla chiamata, nel rispetto di un codice etico di buon vicinato, è stato affidato un banco per il tempo di apertura del mercato (21.30/23.30).
L’artista l'ha allestito a suo gradimento, esponendo la propria “merce” secondo la propria estetica, inventando le proprie esche per richiamare a sé il pubblico, dando al miglior offerente le proprie primizie, collaborando o solidarizzarando coi propri vicini, inventando i propri stratagemmi, re-immaginando la bellezza.
Fu un atto artistico collettivo unico, non reiterabile, ma che non disdegna nemmeno oggi di essere immaginato anche altrove. Con l'unica condizione di comprenderne lo spirito con la volontà di reimmaginare lo spazio pubblico.